La storia della Scat

Nel 1906 Giovanni Ceirano lasciò la Junior (una azienda che lui stesso aveva fondato due anni prima), per fondare la Società Ceirano Automobili Tori no, meglio nota come SCAT. La SCAT produsse delle auto mobili veramente superbe; grazie alla indiscutibile qualità dei suoi modelli, questa fabbrica riuscì a superare con una certa facilità anche la difficile con- giuntura economica verificatasi nel corso del 1907.

Il primo modello SCAT, la 12/16 HP di 2724 cmc , fu seguito nel 1907 dalla 16/20 HP (3190 cmc ) e dalla 22/32 HP (3770 cmc). Tutti i suddetti modelli montavano motori a 4 cilindri biblocco, con trasmissione ad albero e cambio di velocità a 4 rapporti. Nel 1910-1911, la cilindrata della 22/32 HP fu portata a 4398 cmc grazie a un incremento della corsa; la 12/16 HP fu invece profondamente modificata, e assunse la nuova denominazione 15/20 HP; nel periodo 1912-1914, su quest’ultimo modello fu montato un motore con cilindrata maggiorata a 2951 cmc.

Gli altri nuovi modelli presentati nel 1912 furono la 25/35 HP (derivata dalla 22/32 HP. ma con motore ulteriormente maggiorato nella corsa sino a raggiungere una cilindrata di 4712 cmc), e la 60/75 HP, una auto mobile da competizione con motore ad albero a camme in testa di 6285cmc rimasta a listi no sino al 1915. La SCAT ottenne anche notevoli successi sportivi: Ernesto Ceirano, figlio di Giovanni, vinse la Targa Florio nel 1911 e nel 1914, mentre Cyruk Snipe si aggiudicò questa famosa competizione nel 1912. La produzione della 25/35 HP, che era stata sospesa nel 1916 dopo l’entrata in guerra dell’italia, riprese nel 1918. Durante il periodo bellico la SCAT continuò comunque a produrre la 12/18 HP, una automobile di 2120 cmc lanciata nel 1914, e la 18/30 HP di 3563cmc ; quest’ulti ma fu tenuta a listino nel periodo a cavallo tra il 1915 e il 1916. In piena Guerra Mondiale, la SCAT si dedicò anche alla costruzione di autocarri militari e di motori aeronautici Hispano Suiza.

Nel 1919, Giovanni Ceirano la sciò la SCAT per fondare la società Ceirano. Ben presto la maggior parte di coloro che avevano acquistato una SCAT divennero clienti della Ceirano, nonostante la notevole varietà di modelli che la SCAT stessa aveva a listino in quel periodo (basti pensare che la gamma di questa azienda spaziava dalla 12/16 HP di 1551 cmc a un mo dello da competizione equipaggiato con un 4 cilindri ad albero a camme in testa di 9236 cmc e ben 120 CV di potenza). Per contrastare la concorrenza del la Ceirano, la SCAT ricorse a una serie di cavilli legali; come risposta, nell’agosto del 1923, Giovanni Ceirano acquistò la maggioranza del pacchetto azionario della SCAT e, contemporaneamente, liquidò la sua stessa azienda. A conclusione della vicenda, la Ceirano fu accorpata alla SCAT, e la nuova società assunse la nuova denominazione di SCAT-Ceirano. Il modello più interessante lanciato sotto questo nuovo marchio di fabbrica fu la N150, una piccola automobile progettata da Candido Viberti e ispirata allo stile delle Lancia. La produzione della N150, soprannominata Ceiranina’, cesso nel 1928, anno in cui la SCAT-Ceirano fu rilevata dal gruppo Fiat. Per ancora tre anni, la SCAT continuò però a costruire la S150 VVV, interessante automobile caratterizzata da sospensioni anteriori a ruote indipendenti.

Nel 1932, questa azienda fu messa in liquidazione, e fu assorbita dalla SPA.