La storia della Mercedes

MERCEDES Cannstatt, Germania 1901 - 1926

Durante l’ultima decade del 1800 il console austro-ungarico a Nizza, Emilye Jellinek, gestiva anche la locale agenzia della Daimler. Grazie agli ottimi risultati delle vendite, egli riuscì a convincere il progettista della Daimler, Wilhelm Maybach, a di segnare un modello ancora più potente e, nel 1899, poté così presentare la 4 cilindri 24 HP Phoenix-Daimler. Questa vettura accusò però gravi carenze aerodinamiche, e Jellinek dovette commissionare un nuovo mo dello, che fu pronto nel 1901 e presentava molte innovazioni tecniche. Jellinek battezzò questo modello con lo stesso nome della figlia: Mercedes.

La prima Mercedes, siglata 35 PS e spinta da un 4 cilindri di 5913 cm pose le basi per tutte le automobili di classe elevata successivamente prodotte in Europa e in America. Intanto, anche la Daimler usò il marchio Mercedes su tutti i suoi modelli per uso privato; in particolare, la serie derivata dallo sviluppo del la 35 PS fu chiamata Mercedes Simplex. Tra le Mercedes-Simplex più famose, ricordiamo la

18/22 PS, la 40/45 PS (6785 cm e la possente 60 PS del 1902: quest’ultima, grazie al suo motore di 9235 cm con valvole laterali, raggiungeva i 90 km/h.

Le Mercedes ottennero anche notevoli successi sportivi e giunsero anche a dominare tutte le gare internazionali disputate prima della Guerra Mondiale. Sempre nel periodo pre-bellico questa marca (che fu anche la preferita del Kaiser) ebbe a listino dei modelli da turismo con cilindrate variabili da 1570 cm a 9575 cm Tra di esse, alcune adotta vano motori con valvole a fodero di produzione Knight: in particolare, il modello Mercedes-Knight di 4055 cm restò in produzione sino al 1923. Nella gamma del dopoguerra vi fu anche il model lo a 6 cilindri a valvole in testa di 7250 cm utilizzato come base per gli esperimenti sulla sovralimentazione condotti da Paul Daimler. Nel 1921-1922 la Mercedes cominciò la produzione di serie di modelli con compresso- re, equipaggiati con motori di dimensioni piuttosto contenute: la 4 cilindri 6/25/ 40 PS montava infatti un motore di soli 1568 cm mentre la 10/40/65 PS ave va una cilindrata di 2600 cm

Nel 1923 la direzione dell’ufficio progetti venne assunta da Ferdinand Porsche; poco dopo, e comunque prima del 1926 (anno in cui la Mercedes si fuse con la Benz), entrò in produzione il modello 24/100/140 PS, con motore a 6 cilindri di 6240 cm (100 CV). Da esso Porsche derivò il tipo K (Kompressor) che sviluppava 140 CV con il compressore in funzione.

Mercedes 60 PS

Questo modello fece il suo de- butto in occasione della Sette giorni di Nizza del 1903, dove si aggiudicò Subito numerose prove. La 60 PS divenne ben presto l’auto Sognata da tutti gli amanti della guida sportiva, ma, a causa del suo esorbitante prezzo di vendita, fu appannaggio soltanto di pochi fortunati. Tra le sue caratteristiche tecniche salienti, ricordiamo la valvola di aspirazione ad alzata variabile.

Mercedes 24/100/140 PS

Le prime sport con sovralimentazione progettate per la Merce des da Ferdinand Porsche furono la Tipo 400 da 3920 cm e la Tipo 600 da 6240 cm quest’ultima fu meglio conosciuta con la sigla 24/100/140 PS (dove la prima cifra indicava i cavalli fiscali, la seconda la potenza massima a compresso- re disinserito e la terza la potenza massima erOgata con il compressore in funzione). La 24/100/140 PS, entrata in vendita nel 1924, dimostrò ben presto che Porsche era molto più valido nella progettazione dei motori piuttosto che in quella dei telai: la maneggevolezza e la tenuta di strada di questo modello erano infatti nettamente inadeguate alle prestazioni velocistiche consentite dal motore in le ga leggera in blocco con la scatola cambio con distribuzione ad albero a camme in testa e doppio sistema di accensione.

MERCEDES- BENZ Stoccarda-Untertuerkheim, Germania 1926

Dopo essersi fuse insieme, la Mercedes e la Benz poterono contare sull’esperienza e sulla capacità tecnica di un team di progettisti capeggiato da Ferdinand Porsche, e comprendente anche uomini del calibro di Hans Nibel e Fritz Nallinger (tutti e tre già impiegati all’ufficio tecnico della Daimler Benz). Ciò nono stante, i primi modelli costruiti dal gruppo Mercedes-Benz furono delle 6 cilindri con distribuzione a valvole laterali tutt’altro che interessanti. Molto più interessante, anche se costruita in pochi esemplari, fu invece la 6 cilindri da corsa (con motore ad albero a camme in testa sovralimentato) progettata da Porsche nel 1926: si trattava della tipo K 24/100/160 (cilindrata 6250 cm soprannominata Trappola Mortale per la sua precaria maneggevolezza.

Alla tipo K fecero seguito la 26/120/180 PS tipo S, la 27/1 40/200 tipo SS, la 27/170/225 PS tipo SSK e la 27/170/300 PS tipo SSKL. Nel 1928, dopo la partenza di Porsche, la responsabilità della progettazione passò a Nibel. Sotto la direzione di quest’ultimo vennero disegnate e costruite la 8 cilindri di 4,9 litri Nurburg (sviluppata sulla base della 4,6 cilindri Nurburg progettata da Porsche nel 1928), la 6 cilindri di 3,7 litri Mannheim (anch’essa derivata da un’altra ‘creatura’ di Porsche, e precisamente la 3,5 litri del 1928) e la mastodontica Grosser Mercedes, con motore a 8 cilindri di 7655 cm fornito in versione aspirata o sovralimentata. Nel 1931 la Mercedes-Benz entrò nel settore delle economiche presentando la riuscita 6 cilindri tipo 170: a questo model lo (importante anche perché è stata la prima Mercedes-Benz con sospensioni anteriori a ruote indipendenti), fece seguito, nel 1932, una 1949 cm denominata tipo 200. La 4 cilindri di 1308 cm Heckmotor 130 (prodotta nel 1934-1935) e le successive 150 e 170 ricossero invece un successo ben più modesto.

La prima Mercedes sport sovralimentata dotata di sospensioni anteriori a ruote indipendenti fu invece la 15/90/140 PS tipo 380 del 1933; il motore della 380 aveva una cilindrata di 3820 cm che venne maggiorata a 5018 cm per la sua derivata, la 500K, che fu immessa sul mercato l’anno dopo.

Sotto la direzione tecnica di Max Sailer, un ex pilota chiamato a sostituire Hans Nibel nel 1935, vennero sviluppate: la 260D (1935), che fu anche la prima automobile con motore Diesel a essere prodotta in serie; una nuova Grosser Mercedes, con telaio con elementi tubolari a sezione ovale e con sospensioni con assali a bracci oscillanti (1938): la 540K (1937), spinta da un motore che erogava 115 CV se alimentato a pressione atmosferica e 180 CV con il compressore inserito.

La ricostruzione della fabbri ca, distrutta durante la guerra, richiese diverso tempo e il primo

modello post-bellico apparve soltanto nel 1947: si trattava del la 170V, una 4 cilindri di 1697 cm (38 V) a valvole laterali pro gettata prima della guerra. Nel 1949, questo modello venne offerto anche con motorizzazione Diesel, I primi modelli concettualmente diversi dalle Merce des dell’anteguerra furono le 180 a scocca portante costruite negli anni 1953-1954. Comunque, quella decade, fu dominata dal modello classico 300S (motore a 6 cilindri di 2996 cm con albero a camme in testa), affiancato, dal 1952, dal modello sport 300SL. La versione più famosa della 300SL fu senz’altro quella con carrozzeria coupé, caratterizzata dalle portiere incerniera te in alto (ad ala di gabbiano). La versione sport-corsa a 8 cilindri in linea 300SLR si aggiudicò molte gare, consentendo tra l’altro a Juan Manuel Fangio di conquistare il titolo mondiale nel 1954 e nel 1955.

Nel 1964 uscì un’altra nuova Grosser Mercedes. la lussuosa tipo 600 a passo lungo, equipaggiata con motore V8 di 6330 cm con albero a camme in testa. Nel 1971 venne lanciata la gamma 5 (motori a 6 o a 8 cilindri alimentati a iniezione) che costituì il vertice di tutta la produzione Mercedes degli anni Settanta, In quel periodo, la più potente automobile prodotta in serie da questa Casa fu la 45OSEL, con motore a 8 cilindri a V di 6834 cm ad albero a camme in testa (velocità massima 225 km/h). A- gli inizi del 1979 si registro un evento storico per ciò che ri guarda la politica dei prezzi della Mercedes: il modello più economico venne infatti offerto a meno di 20 000 marchi tedeschi. Contemporaneamente, la Mercedes rinnovò profondamente anche la gamma 5, equipaggiandola cori motori in lega leggera di 3,8 e 5 litri accoppiati a una trasmissione automatica a 4 rapporti. Il rendimento meccanico e l’efficienza aerodinamica dei nuovi modelli S erano tali che la 380 raggiungeva le stesse prestazioni della vecchia 450, mentre la 500 eguagliava quelle della vecchia 690, consumando inoltre minor carburante.

Continuando la politica di aggiornamento della sua produzione, nel 1982 la Mercedes introdusse la serie 190. equipaggiata con motori a 4 cilindri di 2 litri Nel gennaio 1985 la Mercedes ha presentato alla stampa la gamma W124, precisando che. dei modelli in essa compresi, la 200, la 230E e la 300D sarebbero stati messi subito in produzione, mentre la 220D, la 250D, la 260D e la 300E avrebbero cominciato a uscire dalle catene d montaggio qualche mese più tardi.

Mercedes-Benz S/SS/SSK!SSKL

La 36/220S, lanciata nel 1926, derivava direttamente da quella che fu definita la prima vera auto mobile da turismo capace di superare e 100 miglia orarie, la famosa tipo K. Grazie alla ridotta altezza da terra del suo telaio, la 36/220S vantava pero una maneggevole7za superiore a quella della sua progenitrice. Verso la fine del 1928, la Mercedes avvio la produzione an che del modello SS (Super Sport), che colse molti prestigiosi allori sportivi.

Nonostante la maneggevolezza di queste Mercedes fosse considerata buona, il telaio aveva una rigidità torsionale tutt’altro che

soddisfacente, e spesso le palette del ventilatore arrivavano a interferire coli il radiatore: proprio per limitare questo inconveniente, sul la 55 che al Tourist Trophy dell’Ulster deI 1929 si piazzo prima alla guida di Rudy Caracciola davanti a tre Bentley, le paletto del ventilato re vennero irrigidite con tiranti in filo di ferro, secondo una tecnica delle costruzioni aeronautiche.

La SS venne prodotta anche nella versione SSK, a passo corto e con un compressore di maggiori dimensioni. Dalla SSK venne derivato anche un modello destinato inizialmente a partecipare alle competizioni come vettura ufficiale della Casa e denominato SSKL (dove a I stava per ‘Light”, cioè leggera, ed in effetti la struttura di questo modello presentava nume rosi fori di alleggerimento) Nel 1932 questo modello, che toccava una velocità massima di ben 241 km/h, conquisto sulla pista di Avus a Berlino) il record sulla distanza dei 200 km alla media di 196 chilo mOto l’ora.