Che scompiglio con le turbine!

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               Fin dal loro apparire le vetture a turbina crearono molta apprensione. Il primo di questi strani mostri, poi banditi dalle corse, a correre in una gara internazionale fu la Rover a motore Brm di Graham Hill e Richie Ginther nella 24 ore di Le Mans del 1964. Gli organizzatori quando si trovarono di fronte la biposto alle verifiche tecniche si misero le mani nei capelli. Non esisteva regola internazionale, infatti, che prevedesse un propulsore del genere e così fu molto difficile inserire la Rover-Brm in una categoria e classe precisa. Alla fine la decisione fu quella di accettare la vettura «fuori corsa Hill e Ginther, due tra i manici d’oro dell’epoca, riuscirono a concludere la lunghissima corsa in un ideale ottavo posto assoluto. Nel 1965 la Rover-Brm, affidata a Hill e a Jackie Stewart, ebbe meno problemi nell’essere catalogata e i due riuscirono ad inserirla nella classifica finale al 10. posto.