Targa Florio 1973
Il 13 maggio 1973 si svolse la 57° edizione della Targa Florio sempre sul
piccolo circuito delle Madonie di 72 km, 11 i giri da percorrere. Alle 9,15 il
via, Arturo Merzario con la Ferrari 312 P è il primo a partire, seguito dopo un
minuto da Stommelen con un'Alfa Romeo 33 TT12 seguito sempre dopo un minuto
dall'altra Ferrari 312 di Icky. La battaglia inizia subito ma le cose si mettono
subito male per Merzario che alla fine del primo giro rientra ai box per
sostituire una gomma forata che gli farà perdere parecchie posizioni, per poi
ripartire come un razzo in ottava posizione all'inseguimento di Stommelen che
nel frattempo si era portato al comando e del compagno di squadra Icky. Ma già
al secondo giro con una guida aggressiva è già terzo dietro a Stommelen e Icky,
ma la sfortuna per Merzario è in agguato, a metà del terzo giro la rottura di un
semiasse lo costringe al ritiro appiedando così anche il compagno Vaccarella.
Stessa sorte per Icky che sempre al terzo giro perde il controllo della sua
Ferrari finendo in un fossato, le due Ferrari venute in Sicilia con ambizioni di
vittoria e per fare punti preziosi per il mondiale sono entrambi fuori gara. L'
Alfa di Stommelen intanto viaggia sempre in testa senza problemi, e all'inizio
del quarto giro Stommelen passa il volante al compagno De Adamich, che ha appena
il tempo di cominciare a riflettere quando, al km 42 una incomprensione con una
Fulvia HF mette incredibilmente fuori strada De Adamich e la sua Alfa
rovinandola irrimediabilmente contro un paracarro. In meno di cinque giri,
scompaiono così tutti i principali protagonisti, ad approfittare della
situazione c'è un nutrito gruppo di Porsche con le Martini Carera RSR, e solo la
esordiente Lancia Stratos di Munari - Andruet riesce ha rovinare il trionfo
Porsche piazzandosi seconda. Muller e Van Lennep su Porche vincono con pieno
merito questa 57° Targa Florio in 6h54'19 alla media di 114'691 km/h, secondi
appunto Munari - Andruet su Lancia Stratos a poco meno di 6 minuti, terzi
Kinnunen - Haldi su Posche.
Già giorni prima della gara circolava voce che questa sarebbe stata l'ultima
Targa il Mondiale, infatti la commissione sportiva internazionale fu
irremovibile, non concedendo più per l'anno successivo la validità per il
Mondiale Marche. Troppa gente, difficilmente controllabile ai margini della
strada, troppo pericoloso il circuito senza adeguate protezioni per i sempre più
potenti Prototipi. Sarebbe stato anacronistico continuare a correre in quelle
condizioni in quelle strade di rischio per piloti e spettatori. Dopo l'edizione
del 1973 si svolsero altre corse sul piccolo circuito delle Madonne, dando vita
ad edizioni sotto tono, corredate dalla sola validità nazionale, anche se
confinate in massima parte a una partecipazione regionale, in attesa della
costruzione di un circuito più moderno tanto decantato ma mai realizzato.