Targa Florio 1949
La CSAS (Comitato Sportivo Motoristico Siciliano) iscrisse in calendario il nono
Giro di Sicilia e la 33° edizione della Targa Florio per il 19 - 20 marzo 1949.
Nei primi mesi dell'anno vennero approntate le opere necessarie per la
ristrutturazione della sede stradale, furono sistemati parecchi tratti malandati
del percorso che misurava 1088 km. Il regolamento della competizione prevedeva
due categorie di vetture Sport e Turismo, suddivise nelle rispettive classi.
L'interesse per la corsa aveva mobilitato costruttori e preparatori, perciò le
novità presenti in Sicilia quell'anno furono parecchie. Fra esse, quella della
britannica Frazer Nash macchina derivata dalla BMW 2000 6 cilindri, affidata a
Dorino Serafini in coppia con Rodolfo Haller. Un'altra novità era la Osca 1100,
costruita dai fratelli Maserati, a guidarla Franco Cornacchia. La Maserati
disertò la Targa, in compenso la Ferrari si presentò con uno squadrone che
contava ben cinque 166 Sport di 2000 cc., affidate a Franco Cortese, Biondetti,
Bracco con il compagno Maglioli, a chiudere lo squadrone Bruno Sterzi e Roberto
Vallone con a fianco Sergio Sighinolfi. Nella categoria Turismo agguerritissima
la squadra Lancia con le fortissime Aprilia, poi le solite Fiat 1100, Fiat
Topolino, Ardea e Osca.
Quell'anno l'orario di partenza venne anticipato in modo da far partire tutti i
157 concorrenti nello spazio della notte in modo da non favorire quelli della
categoria Sport che partivano all'alba, ma la decisione sollevò numerose
critiche e proteste. Le prime a partire furono le Fiat Topolino, le ultime verso
le tre del mattino le Sport 2000. Le condizioni meteorologiche non promettevano
nulla di buono e minacciava pioggia, infatti già sul tratto Palermo Trapani
imperversava il maltempo rendendo la strada molto scivolosa. Subito fuori gara
dopo pochi km due delle cinque Ferrari quella di Cortese, e di Bracco per noie
ai freni. Intanto al comando della classifica assoluta era la Frazer Nash
guidata da Dorino Serafini seguita dalle Ferrari di Sterzi, Vallone e Biondetti,
mentre nella categoria Turismo si assisteva ad un bel duello fra Fondi e
Giannino Marzotto con le Lancia Aprilia. Ad Agrigento la gara entrava nel vivo,
la Frazer Nash di Serafini era sempre al comando della classifica assoluta,
tallonavano le Ferrari di Sterzi e Vallone mentre più staccato era Biondetti con
una guida più prudente su quelle strade scivolose. Nella categoria Turismo,
ormai scomparso Fondi a causa di un incidente, Marzotto era in testa con la sua
Aprilia. Molte erano sino ad allora le macchine ritirate a causa di uscite di
strada causa la strada viscida. Stessa sorte capitò a Sterzi che nei pressi di
Enna si intraversò e volò fuori strada senza gravi conseguenze.
Biondetti passato secondo cominciò a forzare l'andatura, costringendo Serafini a
fare altrettanto e in una curva apparentemente innocua la sua Frazer Nash patinò
e per Serafini non ci fu verso di poterla controllare, uscì di strada e fu
costretto al ritiro. Biondetti e la sua Ferrari si trovarono così in testa
seguito dal compagno di scuderia Vallone, in terza posizione s'era fatto avanti
Franco Roll con l'Alfa Romeo 2500 Sport coupè avvantaggiato dal fatto di guidare
una macchina coperta e la pioggia non lo infastidiva. Nei pressi di Siracusa si
ritira Vallone per la rottura del ponte posteriore della sua Ferrari. Dopo
Messina, Franco Roll si portò a ridosso di Biondetti per sferrare l'attacco, ma
in prossimità di un passaggio a livello, si vide le sbarre abbassarsi
improvvisamente davanti a lui, quando potè riprendere la corsa aveva perso più
di cinque minuti, lasciando suo malgrado via libera a Biondetti verso il
traguardo del Foro Italico a Palermo. La corsa fu così vinta da Biondetti e la
sua Ferrari a tempo di record in 13h15'09 alla media di 81'490 km/h, seguito
dallo sfortunato Roll su Alfa Romeo a meno di 3 minuti, terzo Rocco con la
sorprendente A.M.P. 2000 Sport realizzata in una officina di Napoli.